lunedì 28 maggio 2012

Denim Style


Oggi, come tutti i Lunedi, Le tazze di Angiolina e la Boutique chez Audrey si uniscono per raccontarvi una storia comune. Si parla di Denim o Jeans, come piu vi piace chiamarlo, da Audrey vi raccontiamo la storia del tessuto Denim dalla sua nascita ai giorni nostri; da Angiolina il colore Indaco nella ceramica e nelle tazze da tea.
Lascio la parola alla mia amica Writer Mari per immergerci nel mondo del denim....


UN CALENDARIO DI DENIM

Dite DENIM e si pensa al JEANS. Da sempre… La mia relazione con il jeans è stata un amore conflittuale … li ho indossati e strausati fino al 1996, poi una pausa decennale .. per ritornarci contenta e felice di nuovo nel 2006! Dopo i dieci anni sabbatici, rientrarci mi ha fatto sentire come una ragazzina… anche se il denim sicuramente non ha età. Il jeans dei giorni nostri ha origini che risalgono a molti anni fa… a molte epoche fa. Proviamo a fare un viaggio nel tempo…. E scopriamo uno dei tessuti più conosciuti al mondo.

1500. Arriva in Italia, partendo dall’America, ma in realtà parte proprio dall’Italia, dai cantieri navali genovesi…arrivava la tela di Chieri, un telone blu usato per confezionare sacchi per le vele delle navi e per coprire le merci nel porto.
Il nome anglosassone blue-jeans, arriva da blue de Genes (blu di Genova). Mentre il denim prende il nome dalla città francese Nîmes, un tempo si diceva tela de Nîmes.

1850. Solo a partire dal 1850, il termine jeans viene utilizzato per identificare un modello di pantalone e non più il tessuto. Infatti è proprio Levi Strauss, a lanciare un pantalone resistente a cinque tasche, l’ideale per i cercatori d’oro. E rimane un indumento da lavoro fino al dopo Guerra. Mentre durante la Guerra i denim jeans in Europa venivano indossati dai soldati americani fuori servizio.
Operai 1895

Il denim è realizzato in filato di cotone. Prima dell’introduzione dei coloranti, il colore blu veniva ricavato dalla pianta guado (isathis tinctoria) o dall’indaco (indigofera tinctorial).

1930. È l’immagine macho dei cowboys che fan diventare i jeans ancora più popolari. E ‘allora’ solo gli uomini indossavano i jeans. Levi Strauss ha creato nel 1934 i Lady Levis’ ma erano soprattutto jeans da usare per il lavoro.
Levi Strauss 1930
Picture Post 1945

1950. Con il cinema Americano degli anni ’50 I jeans entrano nelle case dei giovani … James Dean, Elvis Presley i loro testimonial. Il jeans diventa simbolo di ribellione giovanile.
James Dean 1955

1968. Nei toni chiari l’uniforme ‘jeans’ dei sessantottini. La rivoluzione pacifica degli hippy, da noi conosciuti come figli dei fiori fanno del jeans uno dei loro simboli .. e dal modello classico passiamo a quello a zampa d’elefante sfrangiato (e a volte dipinto).
Levis 1970

1970. I jeans da liberi diventano il fiore all’occhiello dei grandi stilisti di moda e diventa ‘elegante’. Le più importanti brand della moda lo fanno diventare parte integrante delle loro collezioni.

1980. Oramai non c’è nessuna casa di moda, marca che non produca la propria linea jeans. Il jeans diventa firmato e si presenta in società indossato dagli yuppie che emergono in società con la loro carriera.
Jeans Uniform anni 80
P. Demarchelier per Vogue Itali 1989

1990. Il nuovo jeans non è solo per giovani e relegato per il tempo libero, ma si regala un ‘upgrade’ e si presenta in altri materiali, colori, modelli, si rende più femminile con inserti in pizzo, strass, piume e anche pitone. Il jeans diventa così un oggetto di lusso. 
Versace 1990
Versace Jeans

2000. Arriva il jeans ecologico. Quello che rispetta l’ambiente. Il jeans dall’anima verde. Ma le case di moda non rispondono subito alle novità del mercato, ci sono da considerare anche i costi e molti produttori di jeans per tagliare i costi si affidano a paesi che non rispettano uomo e ambiente. I jeans eco costano ancora parecchio ma sono oramai presenti sempre più ovunque.  L’eco jeans ha prezzi più abordabili e sono più facili da trovare anche sul mercato italiano. Come quelli di Life Gate, totalmente green, si propongono come nuovo modello economico dove far convivere prodotti, rispetto per l’ambiente e attenzione per il sociale.
Eco Jeans LIFEGATE

2010. Molti i tessuti in jeans innovativi. Il jeans contenente aloe per tenere morbida la pelle, quello con ingredienti miracolosi che aiutano a dimagrire, il jeans con il cachemere per offrirci una morbidezza mai pensata prima.. (se ricordiamo a come erano rigidi i jeans dei tempi passati), i leggings, una seconda pelle jeans…. con tutta una nuova generazione di tessuti stretch incredibilmente performanti. L’applicazione delle nanotecnologie ai tessuti di una volta hanno creato una serie di tessuti tecnologici dalla grande prestazioni…

Intanto il jeans non rimane più un’espressione di un marchio, di una casa di moda.. ma bensì una manifestazione di un certo street-style.. libero di essere interpretato da chi lo indossa.. 

Il tessuto denim negli ultimi anni ha vissuto una grande rivoluzione nel suo utilizzo, non più solo cinque tasche: dall’interior design, agli accessori, dall’arredamento alle borse, il jeans elegante e casual  dall’anima giovane. Si presta a tutto, sta bene con tutto. Un gioco di accessori e abbinamenti e ti tiene compagnia da mattina a sera.
Poltrona in denim riciclato

Borsa i denim intrecciato
Belfiore Bag denim-cotone stampato BOUTIQUE CHEZ AUDREY
Belfiore Bag BOUTIQUE CHEZ AUDREY
Chic Bon Ton denim p/e2012
Garden-Flower denim P/E 2012
D&G P/E2012
tela denim fantasia

Il denim ‘grazie’ alla crisi economica e al ritorno dei valori semplici e del riciclo e del riuso sta anche prendendo un posto di grande rilievo nella moda.. dove il vintage si mescola a tessuti tecnologici e si adatta alle nostre curiosità e ai nostri nuovi stili di vita.
Il tessuto denim molto amato semplicemente perchè è malleabile, un pezzo di abbigliamento personale. Cambia senza cambiare. Regala ricordi e riafferma memorie. Si tinge di passato e affronta preparato il futuro.Un tessuto veramente  camaleontico…

A cura di Mari B.W.
link:  http://le-tazze-di-angiolina.posterous.com/

Galleria fotografica a cura di Boutique chez Audrey e Le Tazze di Angiolina
 


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